I Carmina Burana, musicati da Orff nel 1937, sono costruiti come una cantata profana intessuta di brani corali e solistici basati sul corpus di testi poetici medievali dell’XI e XII secolo contenuto nel Codex Latinus Monacensis, o Codex Buranus -manoscritto ritrovato presso l’Abbazia di Benediktbeuern – la più imponente raccolta mediolatina giunta fino a noi e uno dei primi documenti di poesia profana pervenutaci.
Composti dai clerici vagantes o goliardi, giovani studenti che vagavano da una università all’altra, in tardo latino, francese antico e dialetto del medio alto tedesco, i Carmina Burana sono espressione degli albori della cultura laica europea espressa nelle forme delle nascenti lingue romanze.
Carl Orff riesce a fondere mirabilmente la poetica tardo-medievale del testo letterario dei carmina con le nuove forme espressive della musica del suo tempo, post-atonali e arcaizzanti, creando una opera di grande suggestione e di enorme impatto fonico.
Auditorium Parco della Musica
Roma, 23 maggio 2014
Massimo Spada e Damyan Tudzharov, Pianoforte
Marta Vulpi, Soprano
Luigi Schifano, Controtenore
Massimo Simeoli, Baritono